Con l'ANPR si realizza un'unica banca dati con le informazioni anagrafiche della popolazione residente a cui faranno riferimento non solo i Comuni, ma l'intera Pubblica amministrazione e tutti coloro che sono interessati ai dati anagrafici, in particolare i gestori di pubblici servizi.
Inoltre allineando i dati toponomastici, permetterà di concretizzare l'Anagrafe nazionale dei numeri civici e delle strade urbane (ANNCSU), strumento necessario a completare la riforma del Catasto.
Al progetto partecipano: il Ministero dell'interno, AgID, Istat, Anci in rappresentanza dei Comuni, Cisis (Centro Interregionale per i Sistemi informatici, geografici e statistici) per le Regioni, Sogei in qualità di fornitore.
Sono coinvolti nel progetto: le associazioni di categoria dei fornitori ICT di servizi demografici, Anusca (Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d'Anagrafe), le PA maggiormente interessate a rendere interoperabili le proprie banche dati con l'ANPR (Agenzia delle entrate, Ministero degli Affari esteri, INPS, ecc.)
Per permettere la realizzazione dell'ANPR sono stati pubblicati:
- l'art. 2 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (link is external) convertito con legge 17 dicembre 2012, n. 221, che modifica l'art. 62 del Codice delle Amministrazioni digitali (CAD) e istituisce l'ANPR;
- il DPCM del 23 agosto 2013, n.109 (link is external) che le modalità di funzionamento dell'ANPR;
- il DPCM 10 novembre 2014, n. 194 (link is external) che riporta:
- modalità di subentro
- campi relativi ai dati contenuti nell'ANPR
- misure di sicurezza
- servizi messi a disposizione dei Comuni
A seguito dell'analisi del gruppo dei Comuni pilota sono state approvate dal Tavolo di coordinamento le specifiche tecniche, nelle prossime settimane presso gli stessi Comuni avranno inizio i test di migrazione dei dati dai sistemi locali all'ANPR.