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Alcuni chiarimenti sulla PEC

La Posta Elettronica Certificata su  dominio proprietario (dell'Ente Pubblico).

La PEC, si distingue dalla normale casella di Posta Elettronica dal processo di invio, la certezza dell'invio e il report della ricezione. In altre parole una sorta di Raccomandata con Ricevuto di ritorno (la posta normale .. possiamo assimilarla alla "posta prioritaria")

Fino ad oggi tutti coloro i quali si sono attivati per la PEC, hanno dovuto "subire" la "spersonalizzazione" della propria casella postale per poter avere una Posta Certificata (ricordiamo obbligatoria dall'Ottobre 2005). Ad esempio: fino ad oggi il Comune di xxxxxxx lavorava abitualmente con i suoi indirizzi e-mail istituzionali (info@comune.xxxxxxx.al.it, ragioneria@comune.xxxxxxx.al.it, ecc…) e se voleva una Casella di PEC doveva ricorrere a servizi esterni, di fatto perdendo l'identità del proprio dominio (comune.xxxxxxx@cert.legalmail.it).

Da oggi invece si può installare il servizio i Posta Elettronica Ceritifcata direttamente sul proprio dominio internet comune.xxxxxx.xx.it. Quindi l'amministrazione comunale potrà creare quante caselle e-mail desidera nel formato desiderato (info@pec.comune.xxxxxxx.al.it, ragioneria@pec.comune.xxxxxxx.al.it, ecc…) come meglio spiegato negli esempi sotto riportati.

Es. della classica PEC

comune.pincopallino@cert.xxxxxxxxxxxx.it dove:

pincopallino = nome del Comune

cert           = il riconoscimento "visivo" che è una "raccomandata"

la parte precedente alla @ è a piacimento.

la parte successiva alla @ è fisso dell'operatore che emette il servizio (es. legalmail, telecom, ecc.)

Esempio pratico = ragioneria.xxxxxxx@cert.legalmail.it

Es. della nostra soluzione per la PEC

protocollo@pec.comune.xxxxxxxx.al.it dove:

protocollo   = persona / ufficio / organizzazione dell'Ente

pec           = il riconoscimento "visivo" che è una "raccomandata"

la parte precedente alla @ è a piacimento.

la parte successiva alla @ è ISTITUZIONALE (ovvero pec.nomecomune.siglaprovincia.it)

Esempio pratico = ragioneria@pec.comune.xxxxxxx.al.it

Anche ai non addetti, l'effetto e l'istituzionalità di un indirizzo che DEVE RAPPRESENTARE all'esterno gli uffici pubblici, appare evidente.

IN PIU':

coloro che scelgono questo tipo (la ns. soluzione) di PEC ha compreso nel prezzo un servizio utilissimo che ha come scopo quello di accogliere tutte le e-mail inviate da utenti non certificati (mario.rossi@libero.it)  alle caselle certificate dell' Ente (ragioneria@pec.comune.xxxxxxx.al.it) e smistarle algi indirizzi tradizionali (ragioneria@comune.xxxxxxx.al.it), eliminando così quel noioso messaggio di errato invio che appare al mittente. Si ricorda infatti che la PEC è stata creata per comunicazioni tra PEC. Ovvero una e-mail "normale" non potrebbe inviare una mail ad un indirizzo PEC senza ricevere un messaggio di errore.

Questo automatismo invece permette di ricevere TUTTA la posta, anche quella di chi NON conosce le regole della PEC e con la classica mario.rossi@libero.it invia una e-mail ad un indirizzo PEC.

  • spazio per ogni casella =  1.000 Mb
  • dimensioni massime singolo messaggio: 2/3 Mb (per il momento)
  • tempo di mantenimento ricevute: 30 mesi

    ULTERIORI considerazioni tecniche

    La Posta Elettronica Certificata (denominata anche Posta Certificata o PEC) è il nuovo sistema di posta che fornisce al mittente garanzie sulla trasmissione, ricezione e sicurezza dei messaggi.

    L'invio e la consegna dei messaggi è infatti garantito mediante una particolare ricevuta che il gestore del servizio PEC rilascia al mittente. La ricevuta costituisce prova legale dell'avvenuta spedizione del messaggio ed eventuali allegati, conferendo all'email lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Allo stesso modo, il gestore del servizio PEC del destinatario invia al mittente la ricevuta di avvenuta consegna. I gestori PEC certificano quindi con le proprie "ricevute" che:

  • il messaggio è stato spedito
  • il messaggio è stato consegnato
  • il messaggio non è stato alterato

    Se il mittente dovesse smarrire le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte, conservata dal gestore per 30 mesi, consente la riproduzione, con lo stesso valore giuridico, delle ricevute stesse.

  • Guardare il presente schema (fonte CNIPA)Organizzazione PEC 

    Vantaggi:

    Semplicità: il servizio PEC si usa come la normale posta elettronica sia tramite programma client (Es. Outlook Express) che via web tramite webmail.

    NOVITA': la PEC può essere gestita anche con il ns. Software PROTOCOLLO INFORMATICO (seguirà news e Seminario)


    Sicurezza: Il servizio utilizza i protocolli sicuri POP3s, IMAPs, SMTPs ed HTTPs. Tutte le comunicazioni sono protette perché crittografate e firmate digitalmente. Per questo avrete sempre la certezza che i messaggi inviati o ricevuti non possano essere contraffatti.

    Valore legale: a differenza della tradizionale posta elettronica, alla PEC è riconosciuto pieno valore legale e le ricevute possono essere usate come prove dell'invio, della ricezione ed anche del contenuto del messaggio inviato. Le principali informazioni riguardanti la trasmissione e la consegna vengono conservate per 30 mesi dal gestore e sono anch'esse opponibili a terzi.

    No Virus e Spam: l'identificazione certa del mittente di ogni messaggio ricevuto ed il fatto che non si possano ricevere messaggi non certificati, rendono il servizio PEC pressoché immune dallo spam.

    Risparmio: Confrontando i costi di una casella PEC con quello di strumenti quali fax e raccomandate è evidente il risparmio che si può ottenere non solo in termini economici, ma anche di tempo.

    Costo fisso: il prezzo annuale di una casella PEC non prevede costi aggiuntivi in base all'utilizzo.


    News inserita il 28/02/2010 alle 10:31

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