In breve, nella comunicazione si indicano le possibili modalità di registrazione per i pubblici ufficiali (che non siano notai):
1) Registrazione telematica attraverso il “Modello Unico Informatico” dopo l’abilitazione al servizio da parte dell’Agenzia del Territorio (per maggiori chiarimenti si può consultare direttamente il sito dell’Agenzia del Territorio).
2) Registrazione secondo le modalità tradizionali del contratto elettronico. In questo caso, dopo aver estratto copia analogica del contratto ai sensi del D.Lgs. 82/2005, si procede come con i vecchi contratti “cartacei”: modello 69 per la richiesta di registrazione e pagamento tramite F23.
La seconda modalità consente quindi di gestire la fase “transitoria”, in attesa di mettere in piedi il processo di trasmissione telematica. Quest’ultimo non costituisce un obbligo di legge, ma rappresenterà sicuramente uno snellimento della procedura, una volta presa confidenza con il software Unimod per l’invio telematico. Una doppia convenienza, sia in termini di tempo (non occorrerà più recarsi all’Agenzia delle Entrate per registrare il contratto) che di denaro (le imposte di bollo avranno un costo forfetario di 45 €).
Ora per gli Enti restano da chiarire le modalità di stipula dell’atto in assenza di firma elettronica da parte dei contraenti (la sola firma elettronica indispensabile è quella dell’ufficiale rogante) e di conservazione dell’atto, che è a tutti gli effetti un documento informatico.
Fonte: news Si.Net
News inserita il 09/02/2013 alle 10:30