Tutti i Comuni (come le Software House, le aziende di Servizi e i consulenti) sono alle prese con un annoso (abbreviazione di "aff ...annoso") problema.
Ma la base dati TASI .. come la creiamo ?
Varie le scuole di pensiero, ognuna con luci ed ombre, spinte anche dall'opportunismo elettorale che vede una scadenza importante a fine Maggio 2013.
Partiamo dalla TRSU / Tares / TIA / Tares ? Partiamo dall'UTE ? Partiamo con l'ICI / IMU ? Mischiamo con Demografici (LAC o tracciati similari) e con CCIAA ? E tutta l'evasione che emergerà da questi controlli ? Ed il tempo e soldi che i Comuni NON hanno ? |
TRANQUILLI: ABBIAMO SCHERZATO. Il tutto si risolve con una parola di sole 3 lettere: P ... u ... ò.
Si, perchè è allo studio (visti i problemi .. che ovviamente NON sono stati valutati in fase di analisi della legge) la possibilità di trasformare l'input che l'Ente DEVE mandare il bollettino TASI precalcolato e precompilato in "può".
Pertanto il Comune ha il compito eventualmente di spedire il bollettino in bianco a chi è iscritto in UTE e (ev.) in Tares .. e dire .. "paga il giusto" (mi verrebbe da dire "al buon cuore" ... ma in questo momento storico .. direi di evitare).
E viaaaa !!!!!
Caro Contribuente (proprietario e inqulino), a te la palla di smazzarti la grana.
Tu sai, tu calcoli, tu paghi. Poi io (Comune) ti controllerò a valle.
Prevediamo un boom di vendite di sistemi di elimina code e gestione file di attesa ma anche di ansiolitici per i responsabili Tributi, chi vivrà lo sportello e dei Ragionieri (scusate, infierisco) che vogliono correttamente approvare un bilancio le cui basi sono ... a Voi la scelta della parola.
Ipotesi B (fonte: Il Sole 24 Ore del 27 Gennaio):
E se applicassimo come strumento di calcolo i MQ anzichè la rendita ?
Noi, ad ogni modo, siamo pronti, ed a breve, modifiche o meno, usciremo con un progetto strutturato e configurabile per la creazione di una banca dati che ci permetterà di "vivere" di rendita ... fino alla prossima invenzione tributaria.
News inserita il 11/02/2014 alle 07:03