Ora che è arrivata in porto (legge n. 244/2007), il problema non è più teorico ma concreto: gli sono dedicati i commi da 209 a 214 dell'articolo 1, e sembra che ci sia la volontà di darvi attuazione nel 2008. Le regole a questo scopo saranno definite con un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze emanato di concerto con quello per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione e, dopo tre mesi dalla sua entrata in vigore (la relazione alla Finanziaria parla di un'entrata a regime della fatturazione elettronica da luglio 2008), le amministrazioni non possono più accettare le fatture emesse o trasmesse in forma cartacea, né (e qui la cosa si fa ancora più pesante) possono procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, sino all'invio in forma elettronica.
Vediamo che cosa dovrebbe contenere il decreto. Esso definisce:
Il decreto dovrà risolvere alcuni nodi tutt'altro che chiari nella Finanziaria (non escludendo, per effetto del percorso tracciato, ipotesi di contenzioso tra Stato ed enti). Il comma 209 parla di "emissione, trasmissione, conservazione e archiviazione delle fatture (ma anche note, conti, parcelle e simili) emesse nei rapporti con le amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e con gli enti pubblici nazionali". Se non vi sono dubbi sulle amministrazioni dello Stato e su alcuni enti pubblici nazionali, chi sono gli altri enti pubblici nazionali destinatari delle norme? Il nostro Paese ha impiegato decenni per stabilire, con una norma di legge, chi sono le amministrazioni pubbliche (decreto legislativo 29/1993, ora 165/2001). Perché ricreare confusione? (sempre che gli enti pubblici nazionali siano tutte le pubbliche amministrazioni). Naturale che già incomincino "balletti" interpretativi: le Camere di commercio sono enti pubblici nazionali? Ma gli stessi enti locali in tutte le loro manifestazioni sono enti pubblici nazionali? E le regioni? Il decreto dovrebbe dirci qualcosa, anche perché uno degli elementi cui si ricorre per stabilire se l'ente è nazionale o locale è il suo territorio di riferimento. E chi si deve attrezzare, può aspettare l'uscita del decreto inoperosamente? Ed infatti il decreto detterà anche linee guida affinché le amministrazioni - quelle destinatarie, ma non si sa quali - si organizzino. Aggiungiamo che non affatto chiaro, nonostante le precisazioni che la norma contiene (fatture, ma anche note, conti, parcelle e simili) come vada interpretata la dizione "operazioni imponibili" (se scendessimo nei dettagli al riguardo che il diritto tributario ci insegna, diremmo molte cose). La partenza non si può dire felice, e magari il tutto non produrrà nulla ancora per un po' di tempo.
Recita, poi, il comma 211 che la trasmissione delle fatture elettroniche avviene attraverso il Sistema di interscambio istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze e da questo gestito anche avvalendosi delle proprie strutture societarie. Anche questo è ancora da definire tant'è che (c. 212), con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro il 31 marzo 2008, ne è individuato il gestore e ne sono definite le competenze e attribuzioni, comprese quelle relative:
Se per questi aspetti non resta che attendere il decreto, è più insidiosa la disposizione del comma 214 che stabilisce che le disposizioni sulla fatturazione elettronica "costituiscono per le regioni principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione". Ciò che non si riesce a fare in maniera organica, lo si fissa con piccoli (ma non insignificanti) interventi.
Art. 117 Cost., c. 3 - "Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: […] armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario […]. Nella materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato […]".
Fonte: newsletter Regione Piemonte
News inserita il 17/01/2008 alle 09:00