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Emendamento ANCI: Unificazione IMU e TASI.
Garantire la “duratura ripresa degli investimenti locali”, la piena realizzazione delle nuove regole sui vincoli finanziari, la sostenibilità dei percorsi di riequilibrio. Con questi obiettivi principali, l’ANCI ha trasmesso alla commissione Bilancio della Camera un ampio pacchetto di emendamenti alla Legge di Bilancio.
Riguardo il tema delle entrate proprie dei Comuni, l’ANCI ribadisce la richiesta di chiudere le partite ancora aperte: il ristoro delle spese per gli uffici giudiziari, i ristori dei mancati gettiti Imu-Tasi e di quelli dell’Imu sui terreni montani. La perequazione del Fondo di solidarietà comunale poi, suggerisce l’Anci, va garantita per il 2017 per dare certezza sulle entrate nel momento in cui si stanno redigendo i bilanci, applicando quindi le novità normative a partire dal 2018. E’ necessario anche per l’ANCI il ripristino della totale autonomia fiscale dei Comuni, o quantomeno la rimozione del blocco delle aliquote per evitare, si legge nel documento presentato dall’Associazione, “il secco azzeramento dei margini di manovra fiscale”, anche alla luce “del procedere del processo di perequazione delle risorse comunali basato su fabbisogni e capacità standard”.
L’ANCI propone poi l’unificazione dell’Imu-Tasi in un unico tributo e la riforma organica della riscossione locale, ricordando che su entrambe le questioni sono già state formulate le proposte normative da parte dell’Associazione.
Con gli emendamenti presentati oggi alla commissione Bilancio della Camera, l’ANCI entra anche nel dettaglio delle proposte di semplificazione contabile, a fronte dei nuovi vincoli di finanza pubblica, più volte auspicate dai Comuni: in particolare, le modifiche richieste riguardano il regime del nuovo saldo di bilancio e l’impianto sanzionatorio, mentre vengono proposti interventi per un miglior coordinamento delle scadenze, per la semplificazione della gestione contabile dei piccoli Comuni, per l’unificazione delle comunicazioni contabili attraverso una norma quadro.
Emendamenti specifici riguardano il miglioramento delle norme su dissesto e pre-dissesto e la garanzia delle tenuta finanziaria delle Città metropolitane con appositi interventi, mentre viene ribadita la necessità di interventi specifici a favore dei piccoli Comuni.
Sul personale, l’ANCI ribadisce le richieste già avanzate in tutte le sedi di concertazione: sblocco del turn over per tutti i Comuni “sulla base dei parametri previsti per gli enti strutturalmente deficitari”, flessibilità nei piccoli Comuni e per incentivare le Unioni, soluzione del problema del salario accessorio sulla base delle proposte già avanzate da ANCI.
L’ANCI, infine, ritiene fondamentale prevedere il miglioramento delle condizioni di accesso al debito con la Cassa Depositi e Prestiti. 

News inserita il 09/11/2016 alle 14:58

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