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Spam .. pandemia mondiale

ROMA - I messaggi indesiderati, il cosiddetto spam, sono sempre più numerosi sulla posta elettronica e le cifre sono quelle di un'epidemia, con ben 2 e-mail spazzatura su 3. Un fenomeno in crescita, tanto che nel gennaio scorso il tasso di spam ha superato il 72%, con costi in termini di rallentamento della rete e perdita di produttività (per fare pulizia nella posta si perdono almeno 15 minuti al giorno).

E' quanto risulta dall'indagine condotta sui server di posta elettronica dall'Istituto di informatica e telematica (IIT) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Secondo la ricerca il tasso medio di spam è stato del 66%, ha osservato il responsabile della posta elettronica dell'IIT-CNR, Stefano Ruberti. Delle 2.846.282 e-mail ricevute, il sistema ne ha classificate come pulite 970.000 (34%); ben 1.876.511 e-mail erano invece spam o virus.

Di queste, 614.772 (32,7% del totale) sono state etichettate come spam, ma recapitate comunque per evitare falsi positivi, mentre 504.408

(26,8%) sono state bloccate. Inoltre 732.000 messaggi sono stati bloccati dai sistemi di controllo che identificano indirizzi noti come mittenti di spamming. Infine, 25.477 e-mail sono state classificate come virus (1,3%). La maggior parte dei messaggi tende a dirottare gli utenti su pagine web fasulle che ricordano quelle di banche o portali per l'acquisto di prodotti online al fine di carpire password e codici di autenticazione: il cosiddetto phishing.

I danni ricadono anche sull'efficienza: basti pensare che il server dell'IIT ha impiegato oltre 1.315 ore per identificare gli spam. I primi dati italiani mostrano una situazione che ricalca quella da tempo registrata in Europa, dove circolano ogni giorno 61 miliardi di spam, con un costo di 39 miliardi l'anno. Nel frattempo le tecniche stanno diventando più raffinate.

L'ultimo arrivato è l'image spam: i messaggi non contengono testo ma immagini digitali, più difficili da analizzare. Secondo dati americani sono già il 25% del totale, con una crescita del 425% in poco più di un anno. Con le immagini aumentano (di circa il 46%) le dimensioni dei messaggi indesiderati, che arrivano così ad occupare oltre 800 terabyte di banda Internet al giorno, con conseguente rallentamento della rete e perdita di produttività. Chi c'é dietro i messaggi spazzatura? Circa 200 gruppi, non più di 600 persone che producono l'80% del traffico mondiale. Per la maggior parte vivono negli Stati Uniti (come Jeremy Jaynes, 33 anni, arrestato, condannato a 9 anni di carcere dopo avere accumulato 24 milioni di dollari), ma stanno avanzando Cina, Russia, Giappone e Corea del Sud.

fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_2109992000.html

segnalata dal Dott. Francesco Bavastro - Netguru


News inserita il 05/03/2007 alle 09:00

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